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Uscire dalla dipendenza da zucchero: 4 errori da evitare

Il primo passo per uscire dalla dipendenza dallo zucchero è certamente decidere di volerlo fare.

Sembra banale e scontato ma lo è meno di quanto non sembri a prima vista.

Uscire da una dipendenza non è mai facile e certamente non avviene dall’oggi al domani, soprattutto se ci sei dentro da tanti anni.

E non tutti sono disposti a fare i cambiamenti necessari per raggiungere questo risultato.

Anche in questo caso però molto dipende da come affronti il percorso.

In altre parole, lo fai pensando a tutto quello a cui dovrai rinunciare oppure ti focalizzi su tutto ciò che di buono e nuovo entrerà nella tua vita?

Dalla mia esperienza personale e professionale, ecco gli errori da evitare quando decidi di uscire dalla trappola degli zuccheri.

1. Ti concentri sulle cose sbagliate

Per molti l’idea di intraprendere un percorso alimentare equivale a “mettersi a dieta”.

Il che si traduce nell’idea di dover rinunciare a tutto ciò che piace per un limitato periodo di tempo per poi tornare alla situazione di prima.

In buona sostanza quindi si tratta di un’associazione di idee negativa che fa partire con il piede sbagliato.

Il realtà nel suo significato originario la parola “dieta” significa “stile di vita“.

Quindi un significato molto diverso da quello che generalmente gli viene attribuito.

Iniziare un percorso di liberazione dalla dipendenza da gli zuccheri significa introdurre un nuovo modo di mangiare, un nuovo stile alimentare che ti accompagna per il resto della tua vita.

Significa introdurre cibi nuovi che non conoscevi, e nuove abitudini salutari.

E capire che non devi necessariamente rinunciare alle cose che ti piacciono, e che il traguardo vero è quello di arrivare a non esserne più schiavo.

La verità è che, alla fine, trovi molto di più di quello che credi di perdere.

2. Sei troppo rigido

Per uscire dalla dipendenza dagli zuccheri può essere necessario eliminare alcuni cibi per un certo periodo di tempo.

Questo perché il corpo deve avere la possibilità di uscire dallo stato di infammazione cronica causato dall’abuso di zuccheri e carboidrati raffinati, e non può farlo fino a che continui a consumare questo tipo di alimenti.

Questo però non significa che devi rinunciare a tutto e per sempre: un atteggiamento troppo rigido non solo non ti aiuta ma è, in genere, controproducente.

I tempi per disintossicarsi possono variare da qualche settimana ad alcuni mesi, a seconda che la tua dipendenza sia nata di recente o che tu ci sia dentro da molti anni.

Non esiste un tempo di recupero valido per tutti ma tutti ne possono uscire dandosi il tempo necessario per farlo.

Una volta che il tuo corpo e la tua mente si sono disintossicati, allora potrai reintrodurre, se lo vorrai, i cibi che avevi eliminato poco alla volta e testare il loro effetto su di te.

Scoprirai che avrai smesso di desiderare alcuni cibi ai quali pensavi di non poter rinunciare.

E che potrai consumare occasionalmente altri alimenti senza che questi facciano “presa” come in passato.

Ma probabilmente scoprirai anche che ci sono alcuni cibi che per te sono particolarmente rischiosi e dai quali è meglio che ti distacchi definitivamente.

3. Non accetti l’idea della possibile ricaduta

Immagine che mostra come tecniche di meditazione e di crescita personale possono aiutare ad uscire dalla dipendenza da zucchero

Una delle sfide più grandi nel processo di liberazione dalla dipendenza dallo zucchero è accettare l’idea che le ricadute possono fare parte del percorso.

Molti si scoraggiano non appena incappano in una ricaduta, interpretandola come un fallimento totale anziché come un passo del processo.

È fondamentale cambiare questa percezione, riconoscendo che ogni ricaduta può insegnarti qualcosa di importante sul tuo rapporto con lo zucchero e su come gestirlo meglio in futuro.

Ogni volta che si verifica una ricaduta, prenditi un momento per riflettere sulle circostanze che l’hanno scatenata. Erano presenti fattori stressanti specifici? Era legata a particolari orari del giorno o situazioni sociali? Identificare i trigger può aiutarti a sviluppare strategie per evitarli o gestirli in futuro.

È utile impostare un piano preventivo per le ricadute, che includa strategie specifiche per affrontarle quando si presentano.

Questo può includere il dialogo con un professionista (in questo io posso aiutarti grazie al mio servizio di Consulenza), l’appoggio di un gruppo di sostegno, o semplicemente delle tecniche di consapevolezza e di gestione dello stress che ti permettano di superare il desiderio impellente senza cedere.

Impara a vedere ogni ricaduta come un’occasione per imparare qualcosa di nuovo su te stesso e sulle tue abitudini.

Anziché giudicarti severamente, usa queste informazioni per affinare ulteriormente il tuo piano di liberazione dallo zucchero.

4. Non hai in casa delle àncore di salvataggio

Non avere in casa delle “àncore di salvataggio” è un errore comune che può complicare il percorso di chi cerca di liberarsi dalla dipendenza dallo zucchero.

Queste àncore sono alternative sane e soddisfacenti che possono sostituire gli zuccheri quando l’impulso di consumarli diventa forte.

Questo significa avere sempre a disposizione snack sani come frutta secca, semi, frutta fresca, yogurt greco senza zuccheri aggiunti, o barrette proteiche a basso contenuto di zuccheri.

È anche importante sperimentare con nuove ricette che possano soddisfare il bisogno di dolce senza ricorrere agli zuccheri aggiunti, come dolci fatti in casa con ingredienti naturali e poco processati.

Dedica del tempo ogni settimana alla preparazione di snack e pasti sani che soddisfino il tuo palato senza ricorrere allo zucchero.

Esplora ricette che utilizzano dolcificanti naturali come la frutta, l’eritritolo, o lo zucchero di cocco in quantità moderate.

Sperimenta con dessert come budini di chia o torte di frutta che soddisfano il desiderio di dolce senza aggiungere zuccheri raffinati.

Mantieni una varietà di opzioni salutari per non annoiarti e per rispondere a diverse esigenze di gusto e consistenza. Questo può includere dolce, salato, croccante e morbido.

Avere queste alternative pronte e facilmente accessibili può fare una grande differenza nel mantenere il tuo nuovo stile di vita senza cadere in tentazione.

Conclusione

Liberarsi dalla dipendenza dallo zucchero è un percorso che richiede impegno, consapevolezza e resilienza.

È importante non solo focalizzarsi sulle difficoltà immediate, ma anche celebrare i piccoli successi lungo il cammino.

Accettare la possibilità di ricadute come parte integrante del processo di apprendimento e avere a disposizione alternative sane e appetitose può notevolmente aumentare le tue possibilità di successo a lungo termine.

Creare un ambiente che supporti le tue scelte salutari, sviluppare una mentalità positiva riguardo al cibo, e, soprattutto, cercare supporto da amici, familiari o professionisti quando necessario, sono tutti passi cruciali verso una vita più sana e indipendente dagli zuccheri.

Il percorso verso la libertà dalla dipendenza dallo zucchero è tanto un viaggio fisico quanto mentale e emotivo.

Celebrando ogni passo, grande o piccolo, e mantenendo la prospettiva giusta, sarai ben posizionato per raggiungere e mantenere il tuo obiettivo di una vita più salutare e soddisfacente libera dalla schiavitù degli zuccheri.

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Franca Branda

Franca Branda

Ciao, sono Franca, diplomata come Operatore Olistico con indirizzo in Nutrizione. Appassionata di alimentazione, ricercatrice e blogger, la mia vocazione è studiare e divulgare soprattutto in tema di zuccheri.
Ho sperimentato in prima persona gli effetti della dipendenza dagli zuccheri e metto le mie conoscenze a disposizione di tutti coloro che sono in questa trappola, vogliono uscirne e non sanno come fare. Gli zuccheri sono ormai dappertutto e ci rendono deboli, malati dipendenti e stupidi. Per difendersi bisogna conoscerli e per conoscerli davvero non devi fare altro che seguirmi sul mio blog.
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